Purtroppo non ho foto adatte, vi dovrete accontentare....
Sembrano piccoli laghi, anzi piccoli mari piatti e rettangolari...
In loro si riflettono case, alberi, cespugli, lampioni...
Sfilano l'uno dopo l'altro divisi da piccole, soffici montagnole verdi.
Le risaie si stendono senza fine in questa sterminata pianura.
E io, piccola abitante della costa, mi trovo a riflettere sulla terra che mi appare innanzi: prima tante case basse, tutte uguali, avvolte nella nebbia, campi da calcio e basket, piccoli quartieri: un'intensa solitudine e malinconia.
E ora cascinali, campi e paesotti; alberi perfettamente in fila, colori morbidi e armoniosi, dal verde al giallo, e su tutto un cielo limpidamente azzurro.
Che modo di vivere diverso.
Qui l'aria odora di erba e concime, da noi di polvere e sale.
Qui il paesaggio è vasto e si estende a perdita d'occhio, intervallando case e campi; solo i morti stanno tutti vicini, in cimiteri organizzati come corti.
Da noi le città e i paesi sono piccoli e densi, le case più alte e colorate, tutte diverse, incastrate in maniera quasi confusa, fantasiosa; sono abbarbiccate su colline boscose o rocciose e piene di cespugli... tra un mare di verde e uno d'acqua.
Da noi le persone del luogo, gli abitanti autentici, hanno la pelle rugusa, spaccata dal sole e dal sale, profumano come profuma il mare, hanno espressioni pensose e un po' dure, come la nostra costa e il nostro animo.
E' strano come la terra possa plasmare i visi e gli animi della gente, è la vera comunione tra l'uomo e la sua terra, quel legame autentico, arcaico, che ci riporta alle nostre radici e a quegli atavici profumi, colori.....
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