mercoledì, novembre 29, 2006
posted by Noek at 15:02




















photo facce di pace, socks and stripes
originally uploaded by auro




Domenica 27 novembre 2006

Primo esame dato..... tensione e aspettative.. tutto sciolto in una sera ora non sembra più così importante il voto si saprà... ma ora pare lontano...

una settimana di tensione e relax
la riunione organizzata anche da me è andata bene
il tema (vedi post) è piaciuto... e la risposta è giunta...
sono contenta, mi sento bene
rilassata

forse è il fatto che mi sono alzata a mezzogiorno
ho fatto un pomeriggio di shopping e foto...

o forse è il fatto che sono arrivata a concludere che è inutile e controproducente farsi troppi castelli o aspettative... ma solo darsi da fare e quello che ne verrà verrà... e lo accetterò

o forse è che mi sono sentita gratificata della fiducia riposta in me da un'amica in difficoltà

o forse perchè sabato salendo sui colli mi sono scrollata di dosso molte cose... respirando a pieni polmoni (anche un po' accaldata)

o forse è che l'altra sera in gonna e stivali non mi riconoscevo quasi... e mi sentivo davvero bene

o forse è il fatto che mi sento davvero a casa, qui sul divano.. mi sento bene anche in una serata solitaria,
perchè so che non sono sola,
c'è betty e ci sono tante persone diverse... qui vicino a me, a bologna, ma anche a genova...
finalmente ci sono.. sono a casa e sto bene, sono soddisfatta...

non so quanto si possa capire dall'esterno questo sentimento di pienezza
in effetti non so quanto noi possiamo capire dei sentimenti degli altri, per quanto ci sforziamo di indagarli (senza contare il fatto che spesso nememno ce ne curiamo)... ma questo è un altro discorso...

resta il fatto che sto bene...

e che forse ho anche un'espressione ebete sul viso

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lunedì, novembre 27, 2006
posted by Noek at 13:36




















photo very well hidden
originally uploaded by yeslorson



19 novembre 2006

a dir poco massacrante...manco fossi andata in capo al mondo.. trenitalia... libertà di viaggiare...

e di restrare tre ore in stazione, per ritardi infiniti, coincidenze saltate, spola tra gli sportelli... uno peggio dell'altro (difficile capire che dye persone possano fare il viaggio insieme una con la smart card e l'altra senza..)
e poi? treno strapieno e noi... carichi come muli... stanchi incazzati per dover arrivare tre ore dopo...

il treno si ferma in mezzo alla campagna, proprio tra modena e l'agognata meta...
le luci si abbassano, fuori il buio è totale...
la voce del macchinista si scusa per il guasto al locomotore...
la scena è tragicomica...
un caso umano dietro l'altro... una tenta di scendere dal treno, telefona al fidanzato per farsi venire a prendere,
tra gli altri si stabilisce una disperata complicità come vittime rassegnate...

dopo mezz'ora il treno riparte... sferraglia fino alla stazione...
e lì l'incanto finisce...
tutti a trascinar valigie nei corridoi di ceramica della stazione...
trascinare e trascinarsi fino a casa pensando...

mai più...

almeno fino a Natale



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posted by Noek at 09:55




















23 novembre 2006

quando le cose che senti non ti sembrano così casuali....


capita a volte di stupirsi di fronte a ciò che ti circonda...
Genova, Bologna, Palermo.. nominate tutte e tre, viste tutte e tre nel giro di un'ora di zapping...
e poi discorsi, ricordi, parole di amici...
ci sono quei momenti in cui sei ipersensibile a ogni informazione che minimamente riguardi ciò a cui stai pensando...
momenti in cui ti senti così emotivante esposta...

che capisci che hai un terribile arretrato di sonno..

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mercoledì, novembre 22, 2006
posted by Noek at 12:56

Ci sarebbero tante cose da scrivere e da raccontare... ma nelle pause di lezione devo studiare
venerdì ho un esame... quindi
attendete fiduciosi....
intanto io scriverò sulla carta... ma intanto....

Sospensione per esami



ps semmai guardatevi un po' di foto

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sabato, novembre 18, 2006
posted by Noek at 10:00


















Che reazione strana...
Perchè non ce la faccio?
Perchè non riesco ad esser felice per loro?

Cioè in parte lo sono, ma non del tutto.

Sono sollevata, stupita e anche incuriosita.... ma non ci riesco

A volte mi invade il fastidio...


Forse è perchè loro sono felici insieme, si sono trovati, mentre la persona con cui vorrei esser felice io ora vive a 1400 chilometri?
Forse è perchè vorrei esere al posto di lei (non credo, anche se a volte mi manca la presenza di lui)?

Ci ho pensato e ripensato tutto il giorno.. e sono arrivata a concludere che sono gelosa...
Gelosa non di loro ma del fatto che lei entri a far parte di quel mondo, di quella famiglia che io ho lasciato e non vedo più da tempo...
Ho paura...
Ho paura che pensino male di me, che mi abbiano dimenticata del tutto....
Non so come mi ricordino, io li ricordo con affetto e con un sorriso, sono stata bene, sono delle belle persone... ho passato in casa loro tanto tanto tempo... sono cambiata, sono cresciuta in quell'ambiente, per quasi tre anni...
Non so chi sono ora per loro... ma ho comunque paura di essere sostituita..... qualcun altro a quella tavola, su quel divano, a giocare con le gattine.... sì ci sarà...
Ma non voglio che mi dimentichino... io non li dimentico

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lunedì, novembre 13, 2006
posted by Noek at 18:06



Premetto che questa pagina è stata scritta circa una settimana fa, ma mai pubblicata per mancanza di tempo....

nel frattempo sono successe un sacco di cose
ho finalmente traslocato nella mia nuova casa che è diventata bellissima (sono aperte le prenotazioni per weekend a bologna)
betty si è trasferita con me
c'è stata la street parade
la fiera del cioccolato (un delirio inimmaginabile gente)
ora ho una settimana di pausa-studio....
le cose procedono bene ...


Riflessioni pomeridiane in un parchetto urbano

Ora ho capito cosa prova un uccellino quando per la prima volta spicca il volo del suo nido e finalmente si trova a volare da solo, libero nel cielo....
La consapevolezza della solitudine
Non una consapevolezza triste o amara, nè colma di rimpianto o commozione....
una semplice consapevolezza....
Sono sola.

L'unica persona con cui dovrò convivere finche vivrò sono io stessa.
Non sto parlando di solitudine fisica, in parte...ma di vera solitudine.
Potrò avere mille amici, degli affetti, amori, un amore speciale... ma la voce con cui dovrò sempre fare i conti è quella che è nella mia testa.... la mia voce.

Ormai sono lontana dal nido, potrò ritornarci ma non più come parte di quel nido,
non più totalmente avvolta da quelle presenze che mi nascondevano da me stessa...
ci tornerò da sola,
con la mia vocina in testa, gli occhi colmi di novità e le ali più forti....










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martedì, novembre 07, 2006
posted by Noek at 15:58













Lezioni di vita originally uploaded by nessuno di no-luogo.it



Parlando con mio nonno in visita sono stata colpita da una sua affermazione "tuo fratello è geloso che tu te ne sia andata".

Geloso? Lui?
Con lo stile di vita che ha? toccata e fuga in casa, tutti ai suoi ordini perchè è di corsa.... come farebbe a stare da solo?
Ecco quindi per lui e tanti altri incoscienti: Le gioie dell'indipendenza.


ore 7.45: sveglia... fatica mostruosa ad alzarsi e quotidiano dibattito con la propria coscienza (sapendo di non avere i corsi obbligatori la tentazione di restare a letto è immane)
ti trascini verso il bagno... occupato, Valentina è entrata e ne uscirà tra una mezz'ora buona, trattenendo ogni stimolo bussi (segnale per dire "o esci tra cinque minuti o la faccio in corridoio")...
trascinamento verso la cucina, bollitore, latte (sempre che non te lo abbia fregato una tua coinquilina, in quel caso caffè, ah no la caffettiera brucia prima di bollire, allora the)... biscotti (sempre che ti sia ricordata di comprarli).... nell'attesa prepari il panino per pranzo (o qualcosa che ci assomigli) cercando nei meandri di frigo qualcosa di commestibile....
Colazione....
Finalmente il bagno è libero.
Trascurando lo schifo di umidità, cottonfioc usati e indumenti vari, ti lavi...
Torni in camera (magari al buio perchè la tua compagna di camera ha lezione a mezzogiorno), cerchi i vestiti dribblando tra le cose sporche, ciò che indossi da più di una settimana e le cose troppo leggere o troppo pesanti....
Ti vesti, fai lo zaino (ricordati i soldi per la spesa), chiudi il cassetto a chiave (logicamente quando sari sulle scale ti ricorderai di aver dimenticato qualcosa nel suddetto cassetto), prendi il cellulare, ti trucchi (per riacquistare un aspetto normale) esci....
Dopo aver fatto su è giù per le scale perchè hai dimenticato qualcosa, prendi la bici, la sleghi, vai, passi all'edicola prendi il giornale e ti avvii a lezione nel gelo mattutino.

Beh lezione va avanti, pranzi fuori, studi in facoltà, di nuovo lezione e poi.... Spesa

ore 19.00: entri al supermercato.
Se sei orgnaizzato, o se all'ultima ora avevi semiotica, avrai fatto una lista di ciò che manca... in goni caso metti in conto almeno una mezz'ora (a volte di più causa coda chilometrica)... in cui devi pianificare la tua dieta dei prossimi due o tre giorni, momento in cui ti assale il dubbio... cosa mangio?
dubbio che si aggrava dopo le prime settimane di indipendenza quando ti accorgi di cucinare (e quindi mangiare) sempre le stesse tre cose...
e ricordati che hai un frigo minuscolo, congelatore zero e spazio per le tue cose non sicuro e limitato.
Momento di terrore alla cassa.... ho abbastanza soldi dietro?
Prosciugato il portafoglio esci di nuovo nel gelo serale.


ore 20.30: dopo un pericoloso ritorno con le borse della spesa in precario equilibrio sul manubrio, e dopo aver rischiato di essere investita almeno cinque volte, arrivi a casa, scarichi la spesa in cucina, ti metti in tuta e la scaraventi negli scaffali...
visto che in quella casa è impossibile studiare ti sdrai sul letto....
ah no aspetta il bucato.... altro problema madornale... (bianchi ce n'è abbastanza? aggiungiamo gli asciugamani) (colorati... oddio ti tocca fare il giro della casa per riempire la lavatrice)
passi in cucina e che vedi? il foglio delle pulizie....
oggi ti tocca il bagno..
armata di guanti scopa, ramazza e quant' altro affronti l'ignoto con stoica fermezza...
finita tale piacevole occupazione (che non mi fermo nemmeno a descrivere) arriva il momento cena....
con fare deciso cucini (con mediocri risultati e notevole quantità di avazi, essendo una persona sola) mangi, ti fumi la siga post cena e..... con molta meno decisione lavi i maledetti piatti... (che poi non son tanti perchè hai fatto la furbata di mangiare il possibile nella pentola)

esausta scaraventi i tuoi vestiti nell'armadio (perchè quella tirchia della padrona di casa non ha dotato la camera di appendiabiti) constatando nella puzza nauseabonda che esso emana...
scrivi su un post-it "deodorante armadio"....
ti butti sul letto sfatto e ti rassegni all'opera di persuasione sulla tua compagna di stanza per decidere cosa guardare in tv....

ore 23.00 la tua compagna di stanza spegne la luce e dorme.... logicamente tu non hai sonno...
prendi un'amica vally, pensi "anche oggi non ho studiato", metti il lettore cd nelle orecchie... e buonanotte mondo...



Ma ora la situazione cambierà...... mi trasferisco nel mio appartamento col supermercato affianco... in centro e vicino alla vita.... e soprattutto con ben mezzo frigorifero tutto mio!!!




vabbè ci sono anche i lati positivi, far quello che si vuole, uscire anche tutte le sere, i weekend che cominciano il giovedì, il devasto totale, non ritornare, mille persone in casa,non aver nessuno che ti dice cosa fare e come farlo... etc etc

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lunedì, novembre 06, 2006
posted by Noek at 11:53


















L'ora della lotta originally uploaded by Riccio



Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
(Faber)


In occasione dell'anniversario dell'alluvione di Firenze siamo stati bombardati di documentari e interviste sugli angeli del fango, sulla generazione più complessa e particolare del secolo scorso.


Ogni volta che vedo i video mi invade la commozione, ma anche il dubbio e la frustrazione.
Sono sempre stata affascinata da quella generazione, ma solo in questo ultimo anno mi sono resa conto di avere quasi una mania per i film su quel periodo, in primis "La meglio gioventù".
Questo perchè mi affascina lo spirito che si sentiva in quegli anni, o almeno quello che nello stereotipo che ci viene trasmesso sembra che ci fosse. Ma in realtà non mi interessa se sia uno stereotipo o meno... ne provo invidia.

Nel bene o nel male, che fosse vera convinzione o conformismo all'anticonformismo, quella generazione aveva dei sogni, delle opinioni, voglia di aprirsi al mondo, di comunicare, di interagire, un'energia straordinaria... è una generazione partecipe, una generazione nella storia...


E a noi cosa resta?
Noi ventenni di oggi... cosa siamo?

Nulla...

Col g8, col movimento contro la guerra, le manifestazioni contro al riforma scolastica, con seattle, con i noglobal, persino con i papaboys sembrava potesse muoversi qualcosa.. macchè


Forse la mia è una difficoltà di analisi dall'interno, ma quella spinta, quella partecipazione, quell'energia... non esiste
Regnano individualismo, ignoranza e menefreghismo nei più.
Siamo capaci di lottare e incazzarci solo per le piccole ingiustizie o i piccoli divieti che minano la nostra quotidianità.
E siamo doppiamente colpevoli perchè noi potremmo vedere, noi abbiamo gli strumenti per essere consapevoli del fango che c'è nel mondo, ma ben pochi intendono sporcarsi le mani...

Ci sono sì dei sogni, dal volontaraiato alla rivoluzione in rete... ma sono frammenti sparsi, schegge minuscole e disperse...
Meglio pensare alla laurea, anzi no ancora peggio a sabato sera, alla prossima vacanza, la telefono nuovo, al disco, al tipo....
Nessuna spinta, nessun progetto....




Io sento il bisogno di qualcosa di più, sento il bisogno di energia, di cambiamento, di partecipazione....
Sento di avere vent'anni, mille energie da spendere, mille possibilità....
voglio agire, voglio organizzare, lasciare una traccia ora che mi sento più viva che mai...
Io voglio rialzarmi dal fango

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