domenica, settembre 17, 2006
posted by Noek at 23:55


Forever Magnolia
Originally uploaded by Plavi.



Parlando con mio fratello e guardando il film Magnolia (che consiglio caldamente)
mi sono accorta che i miei paletti, i miei confini, le mie regole personali continuano a variare ogni giorno e mi è sorto un quesito...





Fino a che punto possiamo perdonare?



Lo so.... dipende
dalla situazione, dalla persona... da mille cose...
ma vorrei sentire parlar voi.... che cosa potete e non potete perdonare?
c'è un limite?

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16 Comments:


At 18 settembre, 2006 01:55, Anonymous Anonimo

Ciao Noek, ho letto la tua breve riflessione ... ebbene no, non c'è un limite. Il perdono sgorga laddove poco prima c'era dura ostinazione a non perdonare. Il perdono rinasce solo se vogliamo veramente credere in chi ci ha ferito. Il perdono è un grande dono, è una grande virtù propria di un cuore nobile e impavido, che sa rischiare di perdonare anche chi potrebbe non meritarlo, perchè quando si vuol bene o quando si ama, il perdono viene con fatica ma può far riavvicinare le persone. Io ne so qualcosa ... Notte, Eugenio.

 

At 18 settembre, 2006 18:39, Blogger artemisia

Domanda difficile. Posso risponderti che finora nella mia vita ho sempre perdonato tutto. Tutto. Magari c'è voluto tanto tempo. Ma mi è venuto naturale perdonare. È come se il mio cuore e la mia mente avessero cercato il perdono per avere pace.

Poi non so. Se qualcuno facesse qualcosa alla mia bambina non so se potrei perdonare.

 

At 18 settembre, 2006 20:36, Blogger Unknown

Io non perdono mai: il perdono cancella le "colpe", ed io non sono e sarò mai in grado di farlo, anche perché la "colpa" è soggettiva, cambia in base ai punti di vista.
Ma riesco a non portare rancore, a continuare a vivere anche chi mi ha fatto qualcosa di sgradevole o peggio, se lo voglio. Magari non con facilità, ma se dentro me ha un senso, lo faccio.

 

At 18 settembre, 2006 22:04, Blogger PiB

Leggendo la tua domanda spontanea 1 altra ne è venuta : "fino a che punto possiamo perdonarci?" forse rispondendo a questa sarei poi in grado di rispondere alla tua..perchè forse solo allora sarei in grado di sapere se ho dei criteri e limiti....

forse...

 

At 18 settembre, 2006 23:40, Blogger Dottor K

La domanda andrebbe posta in modo diverso penso.
O forse semplicemente messa da parte.
Il limite c'è ma quello che è limitato è la nostra capacità di vederlo.
E non ha senso stare a rompersi la testa nel cercarlo perchè questo limite a sprazzi, in alcuni istanti particolari ci sembrerà chiaro, si mostrerà al momento opportuno.
E ogni volta sembrerà diverso, ci sorprenderà.
Impariamo ad ascoltare noi stessi e le domande perderanno di importanza.

 

At 19 settembre, 2006 18:42, Anonymous Anonimo

io credo di aver perdonato tutto per ora, non mi riesce di portare rancore.
credo che non ci siano limiti, ma ci siano ferite profonde. quando esse non riescono a rimarginarsi in nessun modo, ecco credo che a quel punto non riesca ad esistere il perdono.
se la ferita si cicatrizza, li è questione di carattere e di situazioni. la cicatrice è un segno ma non ci impedisce di perdonare.
una ferita aperta per sempre, può dare molta più difficoltà.
dal mio punto di vista comunque, siccome le nostre piccole tragedie quotidiane in fondo non sono nulla, non abbiamo motivi per serbare rancore.

ciao, s.

 

At 19 settembre, 2006 18:56, Blogger astralla

Ognuno di noi cambia giornalmente..e con noi i nostri limiti.
No, non credo ci siano limiti al perdono, forse invece ci sono limiti a quando noi stessi vogliamo perdonare.
Spesso capita di scegliere di allontanarsi perchè il nostro orgoglio ci spinge a scappare, altre volte invece si perdona troppo e poi alla fine si soffre per questo, perchè il perdono,come il mancato perdono, non sempre è motivato dentro noi. Apriti a te stessa e leggiti dentro, e lì, in fondo, al buio dentro te, troverai la risposta alla tua voglia o meno, di perdonare.
In bocca al lupo per la ricerca.
A te, intanto, un arcobaleno di colori per illuminare il buio!

 

At 20 settembre, 2006 08:31, Blogger Henry

non e' facile rispondere...
io credo di riuscire a perdonare molto piu' facilmente gli altri che me stesso. e credo che cio' sia un limite.

spesso pero' ho trovato che perdonando gli altri, una parte del dolore mio spariva, mi perdonava.

il film e' uno dei miei preferiti.

 

At 20 settembre, 2006 09:22, Blogger Noek

Belin quante risposte, beh tanto per cominciare vorrei precisare che, come accade raramente in questo blog, questo post non riguarda me...
Riguarda mio fratello e i suoi casini sentimentali e una riflessione che mi è sorta dopo aver visto "Magnolia" (dove il tema del perdono gioca un ruolo fondamentale)...
Ora come ora (con forse un po' di presunzione e orgoglio) mi sento in pace, non ho bisogno di essere perdonata nè di perdonare.. forse è la consapevolezza del distacco che mi fa sentire così...
beh però non è ma le come situazione...



@eugenio:grazie di aver scritto.. benevenuto nel blog... il perdono è un dono difficile da fare a se stessi e agli altri, per me di solito è soprttutto una questione di orgoglio

@artemisia:grazie arte per l'intervento... è successo così anche a me...

@fabio:quello per me è uno dei primi passi... perdonare non è dimenticare del tutto, è prendere atto dell'errore e capirne le motivazioni.. non è giustificare o cancellare

@pib::) capisco perfettamente, magari non sembra ma la sottoscritta è molto severa con se stessa...

@dottor k:beh... la domanda /provocazione è un modo per parlarne tutti insieme e per confrontarsi (ben consapevoli di quanto le nostre parole e pensieri siano relativi)

@astralla:

 

At 20 settembre, 2006 09:37, Blogger Noek

@astralla:grazie dell'intervento e del sostegno... ma come ho detto prima questo post è stranamente a carattere più speculativo che autobiografico :P
(fortunatamente non sto sempre male)

@henry: :) immaginavo... (beh d'altra parte il tuo segno... :P )anche io adoro Magnolia

@s:son contenta di sentirti prima di partire, da una parte vorrei parlarti meglio e di persona, ma forse è meglio così...
grazie per aver scritto (anche se non vorrei fraintendere a quale ferita tu ti possa riferire)
un bacio

 

At 20 settembre, 2006 17:48, Blogger astralla

Per aggiungere post a post, oggi sei stata nominata! Ps...per informazioni cerca sul mio blog!

 

At 20 settembre, 2006 23:00, Anonymous Anonimo

ei... sicura di aver capito chi sono? non vorrei darti una delusione...
la ferita a cui mi riferivo è un ragazzo che ha tradito la mia fiducia tempo fa.
si è cicatrizzata ma non credo di poter avere mai un nuovo rapporto con lui. ma in questo non c'entra il perdono.
per quando riguarda il saper perdonarsi beh.. l'importante è imparare a saper vivere senza sensi di colpa.. perlomeno non eccessivi, in quanto essi sono in grado di logorarti.

un bacio, spero di vederti prima che tu parta.

Shelagh

 

At 25 settembre, 2006 08:32, Blogger Noek

@astralla: eseguirò appena potrò :P

@shelag: please la prossima volta firmati ninny....

 

At 25 settembre, 2006 10:00, Blogger Unknown

@noek: capisco cosa vuoi dire. Ma mi piace concepire il perdono come cancellazione di colpe: è più congeniale alla mia prospettiva sulle "colpe"!

 

At 25 settembre, 2006 20:07, Anonymous Anonimo

ma più che altro, vedo il perdono come un mutamento in basso, nella nostra scala di importanza che diamo alle cose, quando qualcosa comincia a perdere importanza per noi, siamo molto più propensi a perdonare.

boh!

 

At 26 settembre, 2006 20:17, Blogger Noek

@kharim: effettivamente... senza tanti buonismi, è così