Se c'è un posto particolare, quello è il bar
ma il bar di un teatro è qualcosa di speciale....
spesso diventa persino surreale.
Come quando era nevicato tantissimo: tutto il quartiere era deserto, tutto chiuso, tranne il nostro bar, diventato rifugio dei dispersi nella tormenta.ma il bar di un teatro è qualcosa di speciale....
spesso diventa persino surreale.
Era uno spettacolo strano ma bellissimo, svariati personaggi seduti in gruppetti, coppie o da soli, creavano una miriade di situazioni da osservare con curioso divertimento da dietro il bancone.
C'era la coppietta, la ragazza, il signore di mezza età che era lì per caso tutto infreddolito...
Tutti uniti da un caffè o un tè caldo.
Oppure come questa sera, un piccolo spettacolo, infrasettimanale, pochi spettatori... risultato? Una specie di raduno familiare tra tutti i dipendenti dietro e davanti al banco....
Tutti seduti davanti a una birra o un cocktail, ognuno con la sua storia e i suoi pensieri: dolori e gioie si fondono, vita e morte, il ricordo di una persona persa e l'attesa gioiosa di una nuova vita.... si parla, si scherza e si sorride insieme, l'un l'altro.
E allora non sembra nemmeno più di essere da soli, sembra che ognuno conosca perfettamente i problemi dell'altro e che, condividendoli, lo alleggerisca o gli conferisca nuova gioia.
Probabilmente è questa la sumpazeia....
Piccole magie di un piccolo bar in una sera di inzio primavera....
Etichette: luoghi