domenica, aprile 01, 2007
posted by Noek at 22:41

Post scritto a mano sul treno con affianco una ragazza, decisamente molesta, che non faceva altro che stare al telefono parlando a un volume degno di un megafono....
(Colonna Sonora: 'Two' Motel Connection)





photo: Bubble Bobble
originally uploaded by zena011


















Ogni volta è la stessa storia,
ogni mese la visita canonica.

Io che preparo la valigia, chiudo le finestre, butto la spazzatura e, immancabilmente in aticipo, mi siedo sul divano aspettando l'ora di andare in stazione. La casa vuota e silenziosa.

Ogni volta la stessa sensazione: un misto di ansia e gioia, sconforto e aspettative.

Ogni volta 4 ore di treno: prima pieno poi, dopo Piacenza, deserto....

Ogni volta i soliti giri canonici, come un rituale: Mario, Marta, la Fra, Marco, Irene (se c'è), i miei compagni, i nonni.... Sembra una grande processione di volti... ognuno inteno ad aggiornare la propria biografia all'altro... A volte mi sembra di passare più tempo a raccontare la mia vita piuttosto che a viverla..

E ogni volta percorro le stesse strade per vedere se qualcosa è cambiato... immancabilmente tutto è come prima.
Allora subentra la commozione: mi sento come un'emigrante, ripenso a tante cose accadute in quelle vie, su quei muretti; ammiro la bellezza delle luci, degli scorci, cammino con gli occhi lucidi e il naso per aria, come la peggior turista...

Così... ogni mese...

Ma a volte il rituale si rompe.

Basta un concerto di ex-compagni, una serata al Buridda tra i sedicenni a sentirsi vecchia e al contempo ritornare indietro nel tempo.
Rendersi conto che l'essere più grande spesso implica esser più libera di esprimermi, di fare l'idiota mentre i Mirror suonano, di parlare con un sedicenne o un vent'enne senza distinzioni e senza strani secondi fini, niente strategia in una posizione di marcata forza...
(che volete farci... il fascino dell'universitaria bolognese).

A volte però resta quel retrogusto di deja vu nei rapporti....
un sapore decisamente sgradevole da mandar giù...

Il rituale si rompe quando un incontro è pregustato e atteso, quando manca da tempo, quando porta con se aspettative e paure... incertezza e folle piacere...

Il rituale si rompe quando viene scardinata l'abitudine e la consuetidine a certi rapporti di forza..
Stesso posto e apparentemente stessi meccanismi, ma in realtà un'aria nuova: più dialogo, più ironia, più interesse l'uno all'altra e... decisamente più risate (e qui incorre la definizione di Bart "Cos'è una storia non seria? Si scopa ridendo?" boh ora come ora direi di sì... )

Quello che volevo io... una cambiamento nei rapporti di forza... almeno per una volta
per poter guardare a tutto il rapporto con un sorriso ironico e soddisfatto...
come quello che ho ora...

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5 Comments:


At 05 aprile, 2007 13:22, Blogger Bra

Bel post, per buona parte sembrerebbe scritto da me (a parte che alle tue ore di treno ne vanno aggiunte, per me, altre 10 almeno). Buon ritorno a casa.

 

At 10 aprile, 2007 17:19, Blogger Noek

beh bel viaggio il tuo...

buoni ritorni anche a te
e benvenuto

ps: dove sei capo scout?

 

At 10 aprile, 2007 22:36, Blogger Bra

Sono l'Akela del Bologna4... ciao

 

At 10 aprile, 2007 23:23, Anonymous Anonimo

si ritorna in posti che continuano a cambiare mentre noi siamo via.
e' l'essenza del crescere.
e forse e' bello cosi'.
bacio

 

At 13 aprile, 2007 16:19, Anonymous Anonimo

la sensazione di deja vu...
già :)

quanto tempo noe...

un bacio