venerdì, maggio 26, 2006
posted by Noek at 15:35















Perchè ci rompono il cazzo?
Perchè ci immaginano come dei nullafacenti sfaticati?
Non ci conoscono, non gli interessa nemmeno,
non sanno nulla di noi, non ci chiedono nulla,
ma si permettono di immaginare i nostri pensieri e i nostri desideri...
questa non è solo presunzione....
ma idiozia pura.

Cosa ne sa lei di me?
Di cosa ho in mente oggi?
Lei non sa di cosa parliamo mentre siamo online
mentre studiamo
Il desiderio di lasciare questa scuola inutile, nozionistica ed alienante
di andare a lavorare piuttosto
e studiare da soli
quello che vogliamo e come lo vogliamo.
Sogno adolescenziale?
Può darsi, probabilmente
ma anche manifestazione di una necessità,
di pensieri e desideri che voi non immaginate nemmeno.

Loro non sanno
Loro non sapevano di Leo, Matti e Mauri,
non sanno che Marta tiene dei bambini,
non sanno che io lavoro in un bar,
non sanno nulla
e non gli interessa nemmeno

Ma allora se già non sanno insegnare
(come è il suo caso mia cara)
e in più non gliene frega nulla di noi....
Che ci stanno a fare?



Questo è quello che è venuto furoi cercando di scrivere il mio ultimo articolo su Kolumbus....
non è pubblicabile lì...
ma qui sì...

Etichette:

 
10 Comments:


At 26 maggio, 2006 16:25, Anonymous Anonimo

al "che ci stanno a fare" è quasi superfluo rispondere: rompere i coglioni. e nient'altro. peccato che siano in molti ad essere così, tra i professori (almeno tra quelli di mia conoscenza).
Peccato anche che ovviamente non sia pubblicabile sul kolumbus, perchè ci starebbe davvero bene...

dylan

 

At 26 maggio, 2006 19:07, Anonymous Anonimo

Posso solo dirti una cosa, noek? Io insegno e ti assicuro che non è facile.
Ti assicuro che personalmente preferirei chiederti se lavori in un bar e farmi raccontare da Leo, Matti e Marta tutto quello che li riguarda, ma non è il mio compito. Semplicemente, non lo è.
Quando ci mettono in mano il diplomino con su scritto che siamo diventati insegnanti ci dicono che dobbiamo starvi vicino, crescervi come persone, farvi stare bene e un sacco di altre cose che, personalmente, ritengo il centro vitale della mia professione (altrimenti ti posso assicurare che non la farei)... però poi ci chiedono anche di insegnarvi le nozioni! Il greco, il latino, la filosofia, la letteratura... quella roba lì, insomma!
E ti dico come la vedo io: per me è BELLO insegnarvele, quelle cose. E non è in contraddizione con il resto. Per me è mettere in comune con i miei ragazzi una passione che personalmente mi ha fatto crescere e mi ha dato tantissimo. Non fosse altro mi ha dato una certa apertura mentale, la capicità di ragionare con la mia testa, il buon senso per dire: l'aoristo di blosko è spettacolare, stranissimo, assurdo, MERAVIGLIOSAMENTE INUTILE ED IMPRODUTTIVO (viva il bello per il bello! Abbasso l'utile a tutti i costi!) e talmente insensato da farmi venire voglia di chiedermi: EMOLON, ma perché????? E' la domanda "perché" il senso. Non emolon e membloka in sé stessi. Io ringrazio blosko perché mi ha insegnato a farmi certe domande.

Poi ci sarebbero millanta altre cose da dire. Millanta come minimo. Ma non posso certo impossessarmi del tuo blog per dirle. In fondo, sono solo capitata qui per caso.

 

At 26 maggio, 2006 19:10, Blogger Unknown

Mentre leggevo, mi è venuta in mente una vecchia canzone dei Nomadi "Come potete giudicar"...

 

At 26 maggio, 2006 22:28, Anonymous Anonimo

allusione alla Flower?

 

At 27 maggio, 2006 01:12, Blogger Dottor K

Avrei quasi l'età per essere uno di loro.
Anzi senza il quasi...
Ma ho avuto la fortuna di incontrarti qui e di trovare una profondità che proprio non sospettavo.
Forse, e dico forse, è solo una questione di ruoli.
E sia chiaro non farei mai a cambio con loro.
O forse è davvero tutta una questione d'idiozia individuale.
E allora quello che sei non verrà mai fuori.
Con loro almeno.
Ti succederà fin troppo spesso di incontrare gente così.
Anche e soprattutto fuori dalle quattro mura erette per darti un "istruzione".
Ma quelle che contano davvero sono solo le opinioni delle persone che davvero riesci a stimare.
Se pensi a questo, la prossima che incrocerai il suo sguardo avrai stampato in viso un sorriso che vale mille vaffanculo...

 

At 27 maggio, 2006 13:34, Blogger Noek

@dylan: il problema è che molti stanno lì a rompersi da soli icoglioni... non ci credono

@valentina: no, stavolta no.... varriale

@anonima:oddio non riesco a rispondere ora a tutto, comunque volevo solo precisare che io non voglio essere assistita o ascoltata, vorrei una rapporto professionale stile università, il problema sorge quando un professore si permette di indovinare la mia vita, i miei pensieri, i miei problemi con la stessa superficialità e noncuranza con cui legge novella 2000 mentre io faccio il tema su Svevo...
Faccia il suo mestiere (che a mio parere non sa fare)e mi lasci in pace....
non mi sembra di pretendere molto


@dottorK: grazie delle belle parole e del consiglio :P

 

At 28 maggio, 2006 19:04, Anonymous Anonimo

Grazie per la risposta. Anche perché mi ha permesso di capire meglio una sfumatura del tuo post: che il titolo "che ci stanno a fare?" pare riferito a tutti, ma che tu pensavi particolarmente a qualcuno (anzi qualcuna, deduco). Il che mi fa piacere perché vuol dire che forse è vero quello che penso io, e cioè che non siamo tutti così. E forse lo pensi anche tu... voglio dire: in cinque anni ne avrai conosciuti di insegnanti, no?!?!

 

At 28 maggio, 2006 21:44, Blogger Noek

certo.... purtroppo i migliori o ci sono stati poco o non erano i miei...
chissà perchè :P

 

At 29 maggio, 2006 14:15, Anonymous Anonimo

Sono passato all'esame di maturità proprio per il fatto che i miei professori mi conoscevano e non tentavano di indovinare chi o cosa fossi...

Sono stato indubbiamente fortunato e con me tutta la mia classe e i ragazzi che hanno avuto anche uno solo di quei professori, io ho avuto veramente il culo di prenderli insieme...

 

At 31 maggio, 2006 18:21, Anonymous Anonimo

una vekkia questione, da giovani si hanno tante idee e aspirazioni, poi si cresce e si trovano altri giovani ke hanno le nostre stesse idee e le nostre stesse aspirazioni, ma come si fa a farglielo capire?