Uno scarabocchio su un foglio... sì funziona... è come fare "uno due tre prova" in un microfono... Di nuovo con la penna in mano, di nuovo in crisi
Il vento,
il vento era intorno a lei....
quanto le era mancato quel vento, che le muove i capelli, si insinua sotto i vestiti, ulula tra i palazzi alti... le tiene compagnia...
Il vento che sa essere forte, violento, ma anche così dolce...
Dolce.....
Dio quanto era bello lui!
così bello da star male, da mettere in imbarazzo....
No non pensarci, no non lo scrivere, potrebbe diventare reale....
No, non stai pensando a lui
Lì era di nuovo lì, al punto di partenza... dove tutto era iniziato,
con un viso in testa, un suono, dolce suono nelle orecchie, un fremito speciale, un profumo prepotente... il brivido di un tocco sulla pelle e le labbra secche...
Lì di nuovo su un balcone a farsi domende, seduta sullo stesso marmo,
una sigaretta tra le dita e le gambe distese contro la ringhiera....
le stelle sulla sua testa brillavano un po' irreali.
La sigaretta piano piano si fa fumare dal vento e i pensieri affollano la sua mente.
Pensava di esserci riuscita, cambiata, colpo di spugna...
Non era lei che diceva di essere più forte?
Una roccia
ecco come si sentiva quando era tornata
Una dea
quando lui l'aveva baciata
lì tra le sue braccia...
E ora?
Uno straccio.... il solito straccio.
Ma che cazzo scrivi?
Non sei nemmeno più capace a scrivere senza essere così melensa e autobiografica...
Al diavolo... aldiavolo chi la giudica...
Rientra nella stanzetta, no non la sua... quella "degli ospiti",
le sue cose in scatole di cartone, i vestiti buttati ala rinfusa su due sedie, le valigie in terra....
Un campo minato di stoffa, carta e metallo... Un buco....
Sente le pareti restringersi, lo spazio diminuire....
aria, aria... soffoca...
E' questa cazzo di città?
o è questa vita che la soffoca?
I giochi sono sempre quelli... cosa ho fatto di così speciale?
Non è rimasto tutto uguale?
Ha visto cosa sarebbe potuta diventare qui,
lì in quel piccolo centro sociale... lì ci sarebbe potuta essere lei.. se non fosse partita
lì con loro, quelli che un tempo popolavano i suoi sogni...
Non sarebbe stato meglio così?
Non aveva risposte,
le cercava...con ansia e angoscia..
annaspava in un mare di risposte poco plausibili.
Ma in quel piccolo centro sociale era riuscita e entrarci solo ora proprio perchè era partita e tornata, perchè aveva imparato a mettere da parte la faccia, la vergogna, la dignità e aveva aperto gli occhi...
Senza giudizi, solo con la voglia di vivere e sentirsi viva in mezzo agli altri, con gli altri...
ecco perchè era più forte...
Viveva in una vita reale
aveva progetti, impegni che si sarebbero presto concretizzati,
persone intorno, più o meno vicine,
con le loro stronzate e i loro casini... ma comunque lì...
Doveva solo continuare...
La coperta morbida e questo pensiero rassicurante le fecero chiudere gli occhi... le gambe pesanti....
quella giornata di merda era finita.... finalmente
la foto è _Uninvited_ di NuageDeNuit
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