lunedì, dicembre 04, 2006
posted by Noek at 14:10

La vita è un po' come la montagna
ci sono salite, discese, pianori e strapiombi
c'è il momento della fatica e quello del riposo e della soddisfazione
ma soprattutto c'è il momento della riflessione....
quando arranchi e cadi, o senti la fatica paralizzarti le gambe, o quando arrivato in cima rimiri la straordinaria bellezza intorno a te e respiri a pieni polmoni...
quello è il momento in cui il cuore e la mente si aprono del tutto....


photo seeds [of life]
originally uploaded by Ravi Vora

















Ma la riflessione può esserci anche in un bilocale semi interrato....
In una delle pause di questo cammino così duro,
in una di quelle pause in cui finalmente si può riporre l'orgoglio e ragionare a mente lucida....

Sento persone che mi dicono, quando torno a Genova, "oh è così tanto che non ci sentiamo, raccontami tutto"...
ecco... mi cascano le braccia...
penso a chi si fa sentire da quando mi sono trasferita.... pochi
alcuni ne ero certa, altri mi hanno sorpreso...
ma comunque pochi... stanno sulle dita di una mano...
qualcuno mi ha sorpreso al contrario.. sparendo e non facendosi sentire...
sorge spontaneo un dubbio...
ma che succede? chi sono e chi erano queste persone?
amici? o piuttosto conoscenti?

in una situazione di ricerca di stabilità e di punti di riferimento e piuttosto sorprendente fermarsi a riflettere su questo...
immagino che alcune delle persone che sono sparite in realtà non aspettassero altro (:P) o comunque che non gli interessasse molto la mia persona...
ma gli altri?
abitudine e routine...
catene difficili da spezzare, una persona distante viene rimossa dalla propria quotidianità e quindi quasi dimenticata...
è brutto e triste ma è così....
se io mi faccio sentire con qualcuno, questa persona a sua volta tende a farsi sentire per una settimana magari anche ogni due giorni... ma piano piano la cosa sfuma e si dissolve...

Ho fatto un calcolo, per mantenere i contatti con le persone dovrei fare circa una decina di telefonate ogni giorno a persone diverse con rotazione ogni due o tre giorni.... impossibile, io sono una...( e son pure senza telefono fisso)

Non so dove voglio arrivare con questo post... boh
in realtà questa è una discussione che abbiam fatto io e eleonora alle sei del mattino...
tutte e due in una città nuova, da sole... con gli amici che spariscono e tante persone che compaiono sulla scena...
non è molto incoraggiante per stringere nuovi rapporti...
o forse è solo giusto essere consapevoli di essere circondate in realtà solo da conoscenti, per poter valorizzare e ricercare quei pochi amici veri..
Non lo so..
questo discorso mi mette malinconia ma mi fa capire quanto posso essere forte e determinata...
sennò non sarei qui e non continuerei a starci anche con la voglia e l'entusiasmo di scoprire nuove persone...
e poi quel che verrà verrà...



ps: post scritto dopo una settimana di bagordi iniziata mercoledì e dopo una notte quasi in bianco...

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5 Comments:


At 05 dicembre, 2006 17:35, Blogger Henry

piccola noek...e' tutta esperienza che serve! le distanze sono degli ottimi strumenti per valutare l'amicizia, l'amore...come una garza a maglia fine separa l'acqua chiara dalla sabbia.

un abbraccio
e

 

At 06 dicembre, 2006 11:13, Blogger FATAVIOLA

cazzo come ti capisco.. tutto sembra essere niente piu che nebbia..non quella che nasconde tutto ma quella che offusca..io mi sento così questa settimana .annebbiata. come se la vita fosse un insieme di gocce e tu un ombrello..non so se rendo l'idea ma è la prima immagine che mi viene in mente. risultato:oggi prendo il treno e torno. torno a che cosa ancora non lo so ma torno. ho tante questioni in sospeso e ho capito che non basta fuggire per evitarle.loro sono nella mia testa ovunque io vada. e con due esami ormai imminenti la prima cosa che mi viene in mente è uscire, sdraiarmi dda qualche parte a fumarmi una siga in pace o andare a ballare sino allo sfinimento fisico.. bella ci sentiamo presto e non perdere l'entusiasmo.

 

At 08 dicembre, 2006 15:29, Anonymous Anonimo

le distanze.... eh si fare il fuorisede ti porta ad allontanarti dalla routine a cui si era abituati.
Non vederlo così negativo è più fisiologico che altro, ognuno si porta dietro nuovi pensieri, nuove abitudini, ma non vederlo negativo, non è importante il sentirsi sempre, ma avere ancora la voglia di sentirsi con le persone, e capire che ci sono persone che hanno la voglia di sentirti.

 

At 10 dicembre, 2006 21:54, Blogger artemisia

Sabbia...e a volte nella sabbia che rimane nella garza si trovano le pepite d'oro, Noek.

 

At 11 dicembre, 2006 10:25, Blogger Noek

@henry: sì infatti le delusioni in fondo mi fanno sentire più forte e le sorprese impreviste sono più gradite

@fataviola: beh io non la metterei così sul drammatico, sono sensazioni, pensieri, non barocche elucubrazioni... però immagino quello che provi anche tu... unica differenza... io non torno
i conti in sospso che mi interessava chiudere li ho chiusi.. per il resto.. beh è compito di altri


@kharim: beh non è una visione totalmente negativa la mia.. è solo paura di una ipocrisia diffusa... ma, come dice henry, la distanza mi aiuteràa a selezionare e lasciare le persone ipocrite

@arte: sì davvero....