Le sue mille luci che si stendono per la costa,
tante piccole curve luccicanti
e davanti....
il mare,
nero impreziosito solo dalle barche al largo.
Tutto ciò mi ha fatto venire una nostalgia incredibile,
come se oggi dovessi dire addio alla mia città,
al mio sonnolento paesotto.
Io so che me ne devo andare, devo farcela, per me.
Ma Genova mi mancherà...
Mi mancherà il suo sole caldo ma non soffocante, mi mancherà il vento forte e dolce...
Mi mancheranno le sue strade tortuose, deserte fino a che non svolti il solito angolo e ti getti nella folla...
Il suo centro e la sua realtà a sè stante, i lungomare e i loro locali orribili...
I piccoli locali dei vicoli, le poche occasioni di musica in piazza, che proprio perchè sono così rare sono più belle....
Mi mancheranno i suoi quartieri così diversi, mi mancherà la sensazione di essere l'unica italiana in via Pre, il brulichio di Caricamento e piazza Banchi.
Mi mancherà (forse no) Deffe luogo di ritrovo e appuntamento, piazza delle erbe, Gigi, la chiatta all'expo....
le vetrine dello spaventapasseri, la creperie di Sant'Agostino, gli artisti, la lepre... potrebbe mancarmi persino il Britannia.
Sembra quasi una droga.
E' una città maledettamente strana,
la ami e la odi,
soprattutto quando alle 3 di notte non trovi quasi nulla di aperto,
però quando trovi le brioches.....
E' una città addormentata, ma non mancano le persone che la vogliono risvegliare....
piccoli spiragli che si aprono...
come tante lucine.....
come tutte le luci ieri notte....
e Genova si illumina....