giovedì, gennaio 04, 2007
posted by Noek at 09:32

Mi potreste dire... ma è passato da un po' capodanno...
beh sono stata un po' restia a scrivere, non volevo cadere nella retorica:
saprete perdonarmi









E' stato un capodanno strano, un po' diverso
avrei dovuto passarlo a Bologna con amici
ma a causa di nuove circostanze, scazzi, delusioni e colpi di testa, alla fine sono andata a lavorare con un amico in un ristorante di Genova (mi son fatta comprare dal vile denaro perchè sì il mio capodanno "vale solo 150 euro" beh io con quei soldi ci tiro avanti un mese)...
Una serata delirante e divertente allo stesso tempo
pur avendo la mia esperienza di barista navigata, non avevo mai affrontato un lavoro del genere...
Dodici ore di fila dalle 17 alle 5... prima riordinare, poi guardaroba sollevando con un sorriso e apparentemente senza sforzo 150 pellicce massicce e intrise di naftalina e altrettanti cappotti, poi scattare cameriera, porta i piatti, controlla il pane, l'acqua e il vino, che non ne manchi mai, ritira i piatti, fai le porzioni, e nuovo giro... sì signora il bagno è in fondo a destra (come sempre), nossignora nelle lasagne alla portofino non c'è pesce, sì gli gnocchi per il bambino... mi scusi, permesso...
Trecento persone da servire e trecento caffè da fare, macchiati, deck, lungo, corretti.... ah
mancano dieci minuti a mezzanotte....scattare con lo spumante, presto presto....
Auguri!!!!
Una siga di pausa e poi... aspetta che se ne vadano (come fanno dei 70enni a ballare fino alle tre di notte?) e poi di corsa guardaroba, ognuno la sua, sorrisi, battute (e mance grazie al cielo)... ecco a lei, arrivederci, tutto bene? vi siete divertiti? sono contenta, buon anno signora... oh grazie
E poi ripulire tutto il letamaio.... fino alle 5 di mattina...
e finalmente tutti e due sulla moto, verso la notte, anzi la mattina...
varco la soglia di casa alle 7.30... in tempo per dare il buongiorno ai miei, cacciarmi a letto e risvegliarmi alle 15....

Tre passi in cucina e la notizia...
è morto
tonfo al cuore
all'improvviso avverto il silenzio irreale...
lo "zio Franco" don Franco.. non ce l'ha fatta...

Alle 17 ci ritroviamo in obitorio per il primo rosario... è pieno di gente, tutti in lacrime...
teste bianche per lo più, a parte i nipoti e i nipoti adottivi come me...
e da quel momento sono cminciati due giorni straordinari
tra il lutto e il ricordo, la preghiera e l'affetto, tutti insieme, stretti attorno al nostro dolore, ma anche attorno alla gratitudine per un piccolo grande uomo...
Un grande dono per tantissimi...
un padre e uno zio per un intero quartiere, per ben 30 anni e oltre...
che sapeva tirar fuori il meglio da ognuno chiamandolo a "fare", a "partecipare"
e tutti rispondevano di sì... perchè come potevano dire di no...
ha tirato su un associazione sportiva per levare i ragazzi dalla piazza,
ha comprato mettendo avanti la propria faccia un palazzo destinandolo a centro di gioventù e due case coloniche che sono diventate la casa di tutti...
ha portato i suoi ragazzi a conoscere la realtà europea di taizè, o a cuneo a scoprire il servizio agli altri, o sulle vette più alte a scoprire la contemplazione della bellezza del mondo...
Li ha seguiti uno per uno, piangendo quando si perdevano per strada e sorridendo quando erano felici...

come il giorno del matrimonio dei miei....
vedo le foto... campagna, quasi come un grande rave, ma tutti così felici e sereni...
quelle stesse persone le ho riviste al rosario delle 20.30 e il giorno dopo al funerale...
eravamo lì una accanto all'altra... le ragazze di allora e le loro figlie, a cantare, come 25 anni fa, con qualche ruga in più...ma con ancora intatta la bellezza della comunità....
tutte col le lacrime sul volto, ma il sorriso in faccia, conscie di essere il simbolo della vita straordinaria di Franco...

La sera prima il cielo stesso piangeva a dirotto, il vento soffiava forte come ad accompagnarlo nel suo viaggio,
e invece il giorno del funerale... il cielo blu, il sole... e caspita il mare...
un mare come non avevo visto da tempo....
ora il cielo sì sorrideva...
perchè nonostante la parole banali e prive di significato dette dal vescovo
la pomposità del clero
Franco ora riposa a casa sua e rivive in mille cuori
che hanno cominciato l'anno nuovo con una spinta in più...

la spinta di quando ti ricordi delle tue speranze e dei tuoi ideali, delle cose che sono davvero importanti per te...
e ti ricordi che non è mai troppo tardi per essere felici con gli altri...



photo
Ponte sullo stretto????
originally uploaded by eliseo 1088

Panic in Birdland
originally uploaded by Peter Foley

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3 Comments:


At 05 gennaio, 2007 00:06, Blogger Cilions

Un saluto a Franco, un abbraccio a te.

 

At 05 gennaio, 2007 19:57, Anonymous Anonimo

e si siamo sempre lì, nessuno dura in eterno, ma il ricordo di una persona può questo e altro.

 

At 06 gennaio, 2007 08:54, Blogger Bloggo

noek spesso quando racconti di te qualcosa mi sfugge, rimane avvolta dal mistero e questo post non fa eccezione. tuttavia si capisce quanto franco sia stata una figura fondamentale per te e per molto tuoi concittadini e la cosa bella è che continuerà ad esserlo, forse di più. un abbraccio e buon anno, ecco.